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Tutto ciò che devi sapere sugli impianti dentali

L’impianto dentale consente la sostituzione, di uno o più elementi dentari persi, con delle “radici artificiali” in titanio che, mediante un processo biologico che prende il nome di osteointegrazione, permette l’applicazione di una protesi fissa.

 

Dal 1952, anno in cui il Prof. Branemark fece questa scoperta, ad oggi l’industria e la ricerca hanno prodotto impianti dentali con morfologie e superfici di rivestimento così innovative da garantire risultati sempre più affidabili a tal punto da consentirci di ridurre anche il tempo di attesa che intercorre tra il momento in cui viene inserito l’impianto dentale e quando questo viene collegato alla protesi dentaria; si è passati, infatti, dai 6-8 mesi dei vecchi protocolli, al giorno stesso (carico immediato) 2-3 mesi per quelli attuali.

 

Cos’è un impianto dentale?

 

Un impianto dentale è una piccola vite in titanio progettata per sostituire la radice di un dente naturale

mancante. Il titanio è perfettamente biocompatibile; è lo stesso materiale utilizzato per la costruzione

di protesi ortopediche.

Gli impianti dentali sono inseriti nell’osso laddove prima c’erano i denti naturali.

Grazie alla biocompatibilità del titanio, l’impianto dentale si integra perfettamente con l’osso

e diventa un buon punto di ancoraggio per il dente sostitutivo (corona).

 

Cosa fare quando manca un singolo dente?

 

Ci sono tre possibilità per rimpiazzare un dente singolo:

1. Una protesi parziale rimovibile

2. Un ponte sui due denti contigui limati

3. L’impianto dentale che fornisce il supporto per una corona fissa in

ceramicaLe prime due soluzioni un tempo erano quelle più utilizzate adesso,

invece, sono state soppiantate nella quasi totalità dei casi dall’implantologia.

Qui sotto sono stati inseriti due impianti  e due capsule sui due incisivi laterali

superiori senza toccare in alcun modo i denti attigui.

 

 

 

 

Cosa fare quando mancano alcuni denti?

 

L’assenza di più di un dente può essere risolta con il posizionamento di alcuni

impianti dentali in punti strategici in maniera tale che diventino i pilastri necessari

alla realizzazione di un ponte fisso. Tale metodica evita di limare i denti sani per

eseguire un ponte tradizionale su denti naturali. Un altro vantaggio degli impianti

rispetto alla protesi fissa tradizionale è dato dal fatto che la presenza della vite

blocca il riassorbimento osseo.

Nel caso illustrato qui sopra, i tre denti mancanti sono stati rimpiazzati da un

ponte su due impianti (anziché tre) posizionati alle estremità della zona edentula.

Il ponte può essere realizzato in metallo ceramica o zirconia ceramica (metal free)

cioè completamente bianco in quanto priva di struttura metallica.?

Cosa fare quando mancano tutti i denti?

Quando per svariati motivi per esempio carie, parodontite o piorrea vengo a mancare

tutti o quasi i denti naturali l’alternativa alla protesi mobile è rappresentata

dall’inserimento di 4 o 6 impianti a carico immediato distribuiti su tutta l’arcata

su cui viene poi avvitata nel giro di poche ore una protesi fissa.

 

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Intervento impianto dentale senza dolori e senza incidere le gengive

E’ possibile inserire gli impianti utilizzando una tecnica che non prevede l’incisione delle gengive ed i punti di sutura; è una tecnica che può ridurre il dolore post operatorio a ZERO.

 

Le tecniche implantari tradizionali prevedono l’inserimento degli impianti dopo aver inciso e scollato le gengive. In questo modo l’implantologo vede l’osso residuo dal vivo e decide solo in quel momento la qualità, la forma e il numero degli impianti da mettere.

La tecnica implantare indolore, invece, studia la TAC 3D (Tac tridimensionale) e grazie ad alcuni software dedicati stabilisce il numero e il tipo di impianti da inserire prima di intervenire direttamente sul paziente.

Grazie all’uso di una dima e utilizzando una normalissima anestesia locale vengono applicati gli impianti (precedentemente selezionati) senza incidere e scollare le gengive laddove c’è l’osso individuato nell’analisi digitale preliminare della TAC . In questo modo i dolori, lividi e gonfiori post operatori sono ridotti al minimo. inoltre

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La tecnica implantare ALL ON 4  quando c’è POCO OSSO

Quando alcuni pazienti ci giungono in visita ci dicono di voler una protesi fissa ma che gli è stato detto, da altri studi,che non possono farla in quanto non hanno l’osso. Noi rispondiamo loro che l’osso bisogna cercarlo e per questo è necessaria un’adeguata formazione ed esperienza. Nella maggioranza dei casi l’osso c’è sempre.

A tal proposito è indispensabile la Tac Cone Beam, software particolari, conoscenze ed esperienza grazie ai quali è possibile applicare la tecnica implantare All on 4. Con questa tecnica bastano 4 impianti posti dove l’osso c’è (anche se scarso) per poter consegnare una protesi fissa poche ore dopo l’intervento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando MANCA OSSO cosa si può fare?

La tecnica implantare All on 4 è applicabile anche quando c’è poco osso; tuttavia, come possiamo intervenire su una struttura ossea gravemente insufficiente? Il paziente sarà  “condannato” alla dentiera mobile?

La risposta è NO.

In questi rari casi ci avvaliamo della tecnica degli impianti iuxtaossei (impianti sottoperiostei) con la quale la protesi fissa viene ancorata ad una struttura in titanio, realizzata con la tecnica CAD-CAM.  Tale struttura a sua volta sarà avvitata sulla superficie esterna dell’osso anziché essere collocata internamente come per gli impianti endossei.

L’intervento viene eseguito in anestesia locale e pertanto non è doloroso.

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